Viva la crisi ...
Inviato: 13 maggio 2012, 11:51
Viva la Crisi ...
Perchè viva la crisi ?
Lo spunto viene da alcune notizie pubblicate su L'Eco di Bergamo di oggi 13-05-2012.
Perchè sin che i Comuni non hanno soldi da spendere non fanno danni peggiori di quelle che hanno già fatto, dio volendo le Province dovremmo togliercele dai piedi e le Regioni con metà giunta indagata avranno altro da fare che pensare che lo sviluppo della Val Brembana passi attraverso la strada di Mezzeno.
Questa politica fatta di super consulenze esterne dove il vero interesse sono le parcelle pagate ai professionisti e non la realizzazione delle opere stesse non è il caso che finiscano ? Ormai l'hanno capito anche i sassi il giro del fumo. Adesso basta, basta agli attacchi alla Val Sambuzza, basta agli attacchi alle baite di Mezzeno.
Non bastano gli esempi della strada che da Bonetto dopo aver devastato prati e boschi sale verso i piani di Artavaggio senza mai raggiungerli perchè il Comune di Moggio (?) non la vuole. Se ai Piani ci sarà uno sviluppo sarà dal lato Lecchese di sicuro. Si era invocato lo sviluppo turistico per la sua realizzazione, a quando i bilanci dello sviluppo turistico in quella zona?
La strada che sale da Plassa verso Capanna 2000 non meriterebbe neanche un commetto per la sua bestialità in territorio di un Parco che ben si è adeguato al "volemose bene" e per la fruibilità da parte dei portatori di handicap bastava un servizio navetta. Molto strani questi personaggi che usano i disabili per giustificare le strade e poi in centro a Bergamo usano i parcheggi a loro riservati o addirittura le cronache ci parlano di permessi fotocopiati.
E il Passo San Marco vogliamo parlarne, se cinque secoli orsono Alvise Priuli decise di farci una strada aperta tutto l'anno un perchè ci dovrà pur essere stato. Noi ne facciamo un bellissimo uso turistico con centinaia di bikers tedeschi e non solo che lo trovano chiuso fino a giugno perchè due Province trovano accordi sulla carta e poi vengono disattesi puntualmente. Mentre i nostri Alvise odierni lungimiranti come pochi vogliono mettere in collegamento le valli con una strada a 1500 m. aperta solo d'estate e farci credere che questo è sviluppo turistico.
Cinque milioni di euro spesi per la ciclabile della Val Brembana per lo sviluppo turistico, qualcuno ci faccia un giro per vedere le condizioni della stessa, oggi come oggi rimane il posto più pericoloso dove fare un giro in bicicletta.
La Provincia l'ha realizzata e i Comuni non la vogliono o almeno non vogliono i costi di manutenzione, tra gli altri ci sono anche i Comuni che deturpano il paesaggio, quello si vera ricchezza, con migliaia di metri quadri di pannelli fotovoltaici in mezzo ai prati a mille metri di quota. Usassero almeno quei guadagni fatti vendendo corrente per sistemare la ciclabile nel loro territorio.
Invece di pensare a progetti inutili si pensi a rendere fruibile a Zogno la strada di Camaghè prima che arrivi il gabibbo perchè alla fine la Val Brembana non è diversa dagli spaccati che ci presenta Striscia la Notizia.
Personalmente ho un vero progetto pronto per lo sviluppo turistico in mountain bike del territorio montano che calzerebbe a pennello sulla Valle Brembana non riesco a trovare interlocutori e finanziatori ( non sono in cerca di lavoro , per fortuna ne ho già uno) mentre per le strade un politico che trova i soldi e qualche studio con cui ripartire le consulenze lo si trova sempre, in una Valle piena di grilli ci vorrebbe proprio un grillo che rompa i maroni ma forse è ancora presto, come diceva un personaggio che ricopriva cariche istituzionali di un certo livello in Valle : "in Val Brembana al mòr nisù de fam ". Del resto da un paese che ha sfornato ministri che asserivano che la cultura non si mangia c'è poco da stare allegri.
Chi fosse interessato mi contatti con 30 minuti di Power Point potrà giudicare se sogno o son desto.
Roncobello-Ardesio: pronto il progetto
Il progetto è pronto. Ma anche in questo caso si è in attesa di soldi. Per l'alta Valle Brembana rappresenta, insieme alla galleria sotto il passo San Marco, uno dei progetti più ambiziosi: collegare Roncobello con Ardesio, quindi alta Valle Brembana con alta Valle Seriana (sarebbe il secondo collegamento dopo quello del passo di Zambla, tra Val Serina e Val del Riso).
Nel 2007 si arrivò al protocollo d'intesa tra Provincia, Comuni e Comunità montane per realizzare quella che doveva essere innanzitutto una strada agrosilvopastorale, per servire pascoli, baite e alpeggi. Ma il progetto concluso poi due anni fa ha previsto una strada carrozzabile vera e propria, il cui costo si aggira sui 14 milioni di euro. Lunga dieci chilometri e, nel punto più alto a quota 1.900 metri, partirà dalla conca di Mezzeno a Roncobello per arrivare all'Alpe Corte di Valcanale di Ardesio, passando per un tratto sul territorio di Oltre il Colle. Verrebbe aperta solo d'estate. «Sarebbe importante per il turismo – dice il sindaco di Roncobello Andrea Milesi –, ma costituirebbe anche una via di fuga in caso di emergenze o impraticabilità delle altre strade». Lontanissimo, tra i sogni dell'alta valle, anche il traforo sotto il passo San Marco (inserito nel Piano del territorio di Mezzoldo): partirebbe nella zona del rifugio Madonna delle Nevi per sbucare in zona di Albaredo per San Marco (Sondrio).
Ma al di là dei sogni l'alta valle, in questo periodo, deve fare i conti con buche e asfalto malmesso. «Le strade provinciali dell'alta valle – dice il sindaco di Roncobello Milesi – sono messe veramente male: ci sono buche, muretti che cadono e guardrail che mancano. Gli asfalti andrebbero rifatti. Personalmente ho chiesto una maggiore attenzione alla Provincia».
Perchè viva la crisi ?
Lo spunto viene da alcune notizie pubblicate su L'Eco di Bergamo di oggi 13-05-2012.
Perchè sin che i Comuni non hanno soldi da spendere non fanno danni peggiori di quelle che hanno già fatto, dio volendo le Province dovremmo togliercele dai piedi e le Regioni con metà giunta indagata avranno altro da fare che pensare che lo sviluppo della Val Brembana passi attraverso la strada di Mezzeno.
Questa politica fatta di super consulenze esterne dove il vero interesse sono le parcelle pagate ai professionisti e non la realizzazione delle opere stesse non è il caso che finiscano ? Ormai l'hanno capito anche i sassi il giro del fumo. Adesso basta, basta agli attacchi alla Val Sambuzza, basta agli attacchi alle baite di Mezzeno.
Non bastano gli esempi della strada che da Bonetto dopo aver devastato prati e boschi sale verso i piani di Artavaggio senza mai raggiungerli perchè il Comune di Moggio (?) non la vuole. Se ai Piani ci sarà uno sviluppo sarà dal lato Lecchese di sicuro. Si era invocato lo sviluppo turistico per la sua realizzazione, a quando i bilanci dello sviluppo turistico in quella zona?
La strada che sale da Plassa verso Capanna 2000 non meriterebbe neanche un commetto per la sua bestialità in territorio di un Parco che ben si è adeguato al "volemose bene" e per la fruibilità da parte dei portatori di handicap bastava un servizio navetta. Molto strani questi personaggi che usano i disabili per giustificare le strade e poi in centro a Bergamo usano i parcheggi a loro riservati o addirittura le cronache ci parlano di permessi fotocopiati.
E il Passo San Marco vogliamo parlarne, se cinque secoli orsono Alvise Priuli decise di farci una strada aperta tutto l'anno un perchè ci dovrà pur essere stato. Noi ne facciamo un bellissimo uso turistico con centinaia di bikers tedeschi e non solo che lo trovano chiuso fino a giugno perchè due Province trovano accordi sulla carta e poi vengono disattesi puntualmente. Mentre i nostri Alvise odierni lungimiranti come pochi vogliono mettere in collegamento le valli con una strada a 1500 m. aperta solo d'estate e farci credere che questo è sviluppo turistico.
Cinque milioni di euro spesi per la ciclabile della Val Brembana per lo sviluppo turistico, qualcuno ci faccia un giro per vedere le condizioni della stessa, oggi come oggi rimane il posto più pericoloso dove fare un giro in bicicletta.
La Provincia l'ha realizzata e i Comuni non la vogliono o almeno non vogliono i costi di manutenzione, tra gli altri ci sono anche i Comuni che deturpano il paesaggio, quello si vera ricchezza, con migliaia di metri quadri di pannelli fotovoltaici in mezzo ai prati a mille metri di quota. Usassero almeno quei guadagni fatti vendendo corrente per sistemare la ciclabile nel loro territorio.
Invece di pensare a progetti inutili si pensi a rendere fruibile a Zogno la strada di Camaghè prima che arrivi il gabibbo perchè alla fine la Val Brembana non è diversa dagli spaccati che ci presenta Striscia la Notizia.
Personalmente ho un vero progetto pronto per lo sviluppo turistico in mountain bike del territorio montano che calzerebbe a pennello sulla Valle Brembana non riesco a trovare interlocutori e finanziatori ( non sono in cerca di lavoro , per fortuna ne ho già uno) mentre per le strade un politico che trova i soldi e qualche studio con cui ripartire le consulenze lo si trova sempre, in una Valle piena di grilli ci vorrebbe proprio un grillo che rompa i maroni ma forse è ancora presto, come diceva un personaggio che ricopriva cariche istituzionali di un certo livello in Valle : "in Val Brembana al mòr nisù de fam ". Del resto da un paese che ha sfornato ministri che asserivano che la cultura non si mangia c'è poco da stare allegri.
Chi fosse interessato mi contatti con 30 minuti di Power Point potrà giudicare se sogno o son desto.
Roncobello-Ardesio: pronto il progetto
Il progetto è pronto. Ma anche in questo caso si è in attesa di soldi. Per l'alta Valle Brembana rappresenta, insieme alla galleria sotto il passo San Marco, uno dei progetti più ambiziosi: collegare Roncobello con Ardesio, quindi alta Valle Brembana con alta Valle Seriana (sarebbe il secondo collegamento dopo quello del passo di Zambla, tra Val Serina e Val del Riso).
Nel 2007 si arrivò al protocollo d'intesa tra Provincia, Comuni e Comunità montane per realizzare quella che doveva essere innanzitutto una strada agrosilvopastorale, per servire pascoli, baite e alpeggi. Ma il progetto concluso poi due anni fa ha previsto una strada carrozzabile vera e propria, il cui costo si aggira sui 14 milioni di euro. Lunga dieci chilometri e, nel punto più alto a quota 1.900 metri, partirà dalla conca di Mezzeno a Roncobello per arrivare all'Alpe Corte di Valcanale di Ardesio, passando per un tratto sul territorio di Oltre il Colle. Verrebbe aperta solo d'estate. «Sarebbe importante per il turismo – dice il sindaco di Roncobello Andrea Milesi –, ma costituirebbe anche una via di fuga in caso di emergenze o impraticabilità delle altre strade». Lontanissimo, tra i sogni dell'alta valle, anche il traforo sotto il passo San Marco (inserito nel Piano del territorio di Mezzoldo): partirebbe nella zona del rifugio Madonna delle Nevi per sbucare in zona di Albaredo per San Marco (Sondrio).
Ma al di là dei sogni l'alta valle, in questo periodo, deve fare i conti con buche e asfalto malmesso. «Le strade provinciali dell'alta valle – dice il sindaco di Roncobello Milesi – sono messe veramente male: ci sono buche, muretti che cadono e guardrail che mancano. Gli asfalti andrebbero rifatti. Personalmente ho chiesto una maggiore attenzione alla Provincia».