Cascata Pian Casere

Storie e racconti davanti al camino.

Cascata Pian Casere

Messaggioda cllocate » 22 ottobre 2011, 9:07

Vediamo un pò come gira la settimana ma questo è uno spettacolo decisamente interessante
a cui penso di partecipare.
Apertura alle 7.00 massima portata alle 12.00 : chinchin :

Spettacolo raro venerdì a Branzi:
una cascata lunga mille metri


Da l'Eco di Bergamo

Apre la diga sopra Branzi
Maxi cascata di mille metri
Venerdì sperimentazione di Enel e Regione sul torrente Borleggia
Fino a 18 metri cubi d'acqua al secondo. Si valuta la tenuta dell'alveo
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Sabato 22 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 48 e-mail print
Il tratto terminale della cascata, quando la diga venne aperta nel 1998Branzi
Giovanni Ghisalberti
Sarà una cascata da record, con circa mille metri di dislivello: dai 1.800 metri della diga di Pian Casere, sopra Branzi, fino agli 800 metri del letto del Brembo. L'ultima volta che la Val Borleggia diede spettacolo fu nel 1998, anche in quell'occasione per prove sperimentali.
L'evento, presentato ieri nella Sede territoriale della Regione (Ster) a Bergamo, si ripeterà venerdì prossimo per iniziativa di Enel, Ster (che avrà la regia della sperimentazione) e Comune, con il supporto della Protezione civile della Comunità montana. Obiettivo della prova quello di verificare la capacità dell'alveo del torrente di scaricare l'acqua delle dighe.
Corso d'acqua in secca
Nella diga di Pian Casere, a monte del Borleggia, confluiscono anche le acque dei laghi Colombo, Gemelli, Pian del Becco e Marcio. Da qui l'acqua, tramite condotta, arriva al lago di Sardegnana, quindi alla centrale di Carona. Dal lago di Carona parte un'altra condotta che, tagliando la Val Borleggia, arriva poi alla centrale di Bordogna, sopra Moio de' Calvi. Proprio perché l'acqua è trattenuta per la maggior parte dalla diga di Pian Casere, il torrente Borleggia è fondamentalmente in secca per buona parte dell'anno. Cosa che riempie l'alveo di materiale e vegetazione. E la cascata di venerdì servirà anche per dare una pulizia all'alveo, evitando che l'accumulo di materiale possa rappresentare un pericolo in caso di piene eccezionali.
«La sperimentazione – spiega il dirigente della Ster Claudio Merati – fornirà elementi importanti all'Enel per comprendere i margini di manovra nella regolazione delle piene naturali e nella gestione delle dighe a monte del torrente». In pratica si cercherà di capire la portata che il corso d'acqua è in grado di sopportare senza creare danni all'abitato sottostante e al Brembo.
Nel 1998 vennero rilasciati 12 metri cubi d'acqua al secondo, mentre venerdì prossimo si tenterà di arrivare a 18 metri cubi al secondo. «Ma non è detto che si arrivi a tale portata – prosegue Merati –. Si dovrà valutare al momento del rilascio dell'acqua le conseguenze sull'alveo». La sperimentazione avverrà con l'ausilio delle squadre di Protezione civile della Comunità montana che si posizioneranno lungo il corso del torrente e, con collegamenti radio, forniranno i dati sull'andamento dell'onda di piena. Già domani sui sentieri nei pressi dell'alveo saranno posizionati cartelli di avviso della sperimentazione, con il divieto di transito.
L'apertura dei due scarichi di fondo della diga di Pian Casere è fissata per le 7. La prima acqua rilasciata impiegherà circa un'ora e mezza prima di coprire il dislivello di un chilometro, poi la velocità aumenterà. Ogni mezz'ora la portata sarà aumentata di un metro cubo fino ad avvicinarsi ai 18 metri cubi al secondo fissato come tetto massimo sperimentale, mai avvenuto in un rilascio controllato della diga.
Alle 13 la portata massima
Il termine del rilascio d'acqua è previsto per le 14,30 e la portata massima sarà raggiunta intorno alle 13, visibile dal centro di Branzi. Il dislivello totale della cascata sarà di mille metri ma la parte più visibile sarà quella terminale, di 250-300 metri. Indicativamente la stessa altezza (con minor portata d'acqua) che caratterizza la cascata proposta ogni estate a Branzi: ma in quelle occasioni l'acqua viene rilasciata aprendo la condotta (a circa 1.100 metri di quota) che da Carona va alla centrale di Bordogna. Qui, invece, l'acqua arriva direttamente dalla diga anche se la prima parte della cascata resta nascosta nel bosco.
«Sarà uno spettacolo paragonabile a quello delle cascate del Serio (tre salti per complessivi 315 metri, ndr) – prosegue Merati –. Proprio per l'eccezionalità dell'evento è annunciata anche la presenza della Rai». In caso di maltempo il rilascio sarà posticipato al 4 novembre.
http://www.guideMTB-ValBrembana.it
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