Il Regno della Tranquillità.
Inviato: 6 gennaio 2011, 17:10
Il regno della tranquillità …
Ognuno di noi almeno nel suo intimo serba un luogo dove ama trascorrere un po’ del suo tempo in meditazione o in semplice relax.
Personalmente ho da poco scovato il mio luogo ideale che non sostituisce nulla ma va ad aggiungersi ad altri che già amo frequentare.
Questo luogo manco a dirlo è decisamente fuori mano, lontano dai sentieri tracciati e richiede un buon paio di ore di avvicinamento.
Non ringrazierò mai abbastanza la persona che me lo ha fatto conoscere e che mi dà la disponibilità di questa baita in mezzo ai monti.
Il sentiero che raggiunge la baita è di quelli senza tregua nel senso che non esistono cento metri in piano su un dislivello di mille metri, ci si giunge sempre fradici e con il desiderio di mettersi addosso qualcosa di asciutto.
Si parte con il caldo del fondovalle e si arriva con l’aria fresca della sera che ti raffredda il sudore sulla pelle, come al solito ci salgo nel tardo pomeriggio e arrivo all’imbrunire.
Sul sentiero a 15 minuti dalla baita è situata una sorgente quanto mai opportuna faccio riserva di acqua onde evitare di doverci tornare più tardi, questa è l’unica fonte di approvvigionamento in zona.
Arrivo alla meta, litigo un poco con lucchetti e serrature prima di riuscire ad accedere, per questa notte sarò l’unico ospite di questo regno.
La compagnia per questa notte sarà fornita direttamente dagli abitanti di questi boschi: cervi,caprioli,camosci e anche lepri, scoiattoli e pure i rospi ; ebbene si ma non è il caso di fare gli schizzinosi non vorremo fare una classifica anche tra gli animali in un mondo dove tutto è classificato.
Una volta indossato abiti asciutti prima che venga buio mi aggiro per i prati nei pressi della baita, sarà la mia “vasca” della serata.
La mia presenza deve essere stata individuata da un capriolo che si allontana abbaiando e mettendo probabilmente in allarme altri caprioli.
Qualche scatto digitale a una mezza luna che brilla in cielo sono la conclusione all’aperto della serata, mi ritiro e chiudo alle spalle la pesante porta di legno.
La parte della baita dedicata alla cucina e zona letto insieme è poco più di dieci metri quadrati, qui non ci sono acqua energia elettrica e tante altre belle comodità niente internet e niente forum per una sera.
Il bagno è una libera interpretazione tra prati e boschi avendo l’educazione di fare come i gatti.
Accendo un paio di candele e mi preparo una cena frugale, mai termine fu più appropriato anche perché il desiderio di ascoltare il silenzio di questi luoghi è tale che tutto il resto sembra una perdita di tempo.
Mentre mi verso un bicchiere d’acqua rifletto sul fatto di quanto sia un bene prezioso , speriamo di capirlo tutti il prima possibile, per riempire un fusto da venti litri alla fonte serve una notte e te lo devi portare in spalla per quindici minuti, a casa venti litri valgono due pisciate.
Riscaldo un poco l’ambiente con la stufa a legna e mi attardo a leggere gli innumerevoli documenti e reperti appesi dal padrone di casa alle pareti.
Spengo le candele e mi corico, quando la stufa finisce il suo apporto di calore raddoppio le coperte, richiamo a voce alta i roditori che fanno avanti e indietro nel sottotetto incredibilmente il rumore cessa e scoppio a ridere pensando che almeno i topi ( o ghiri ?) mi stanno ad ascoltare.
La primissima luce dell’alba mi trova già sveglio, sono le cinque mi alzo e lentamente raggiungo la finestra, so bene che questa è l’ora preferita dagli abitanti del regno della tranquillità per curiosare nei pressi della mangiatoia allestita fuori dalla baita.
Infatti due bellissime cerve stanno mangiando tranquillamente anche se guardano ripetutamente in direzione della finestra da cui le osservo, sono certo che sanno della mia presenza ma mi piace anche pensare che conoscano i miei pensieri e sanno che non hanno nulla da temere.
Le osservo mentre mangiano , scatto qualche foto, me le studio a lungo con il binocolo trovo il tempo di farmi un caffè e fare colazione guardandole dalla finestra.
La sera prima ne avevo viste un paio con i piccoli ma questa mattina i piccoli non si vedono.
Poco lontano un camoscio si staglia in controluce al limitare del prato si guarda attorno e senza fretta si allontana.
Con l’arrivo della luce e del giorno le cerve se ne vanno, finisce la mia immersione nel regno della tranquillità.
Alle otto e trenta sono a fondovalle consegno le chiavi dello scrigno al legittimo proprietario mi offre anche un caffè facciamo qualche riflessione sulla bellezza della baita ……che non c’è.
Un ringraziamento al Mariobarba
Ognuno di noi almeno nel suo intimo serba un luogo dove ama trascorrere un po’ del suo tempo in meditazione o in semplice relax.
Personalmente ho da poco scovato il mio luogo ideale che non sostituisce nulla ma va ad aggiungersi ad altri che già amo frequentare.
Questo luogo manco a dirlo è decisamente fuori mano, lontano dai sentieri tracciati e richiede un buon paio di ore di avvicinamento.
Non ringrazierò mai abbastanza la persona che me lo ha fatto conoscere e che mi dà la disponibilità di questa baita in mezzo ai monti.
Il sentiero che raggiunge la baita è di quelli senza tregua nel senso che non esistono cento metri in piano su un dislivello di mille metri, ci si giunge sempre fradici e con il desiderio di mettersi addosso qualcosa di asciutto.
Si parte con il caldo del fondovalle e si arriva con l’aria fresca della sera che ti raffredda il sudore sulla pelle, come al solito ci salgo nel tardo pomeriggio e arrivo all’imbrunire.
Sul sentiero a 15 minuti dalla baita è situata una sorgente quanto mai opportuna faccio riserva di acqua onde evitare di doverci tornare più tardi, questa è l’unica fonte di approvvigionamento in zona.
Arrivo alla meta, litigo un poco con lucchetti e serrature prima di riuscire ad accedere, per questa notte sarò l’unico ospite di questo regno.
La compagnia per questa notte sarà fornita direttamente dagli abitanti di questi boschi: cervi,caprioli,camosci e anche lepri, scoiattoli e pure i rospi ; ebbene si ma non è il caso di fare gli schizzinosi non vorremo fare una classifica anche tra gli animali in un mondo dove tutto è classificato.
Una volta indossato abiti asciutti prima che venga buio mi aggiro per i prati nei pressi della baita, sarà la mia “vasca” della serata.
La mia presenza deve essere stata individuata da un capriolo che si allontana abbaiando e mettendo probabilmente in allarme altri caprioli.
Qualche scatto digitale a una mezza luna che brilla in cielo sono la conclusione all’aperto della serata, mi ritiro e chiudo alle spalle la pesante porta di legno.
La parte della baita dedicata alla cucina e zona letto insieme è poco più di dieci metri quadrati, qui non ci sono acqua energia elettrica e tante altre belle comodità niente internet e niente forum per una sera.
Il bagno è una libera interpretazione tra prati e boschi avendo l’educazione di fare come i gatti.
Accendo un paio di candele e mi preparo una cena frugale, mai termine fu più appropriato anche perché il desiderio di ascoltare il silenzio di questi luoghi è tale che tutto il resto sembra una perdita di tempo.
Mentre mi verso un bicchiere d’acqua rifletto sul fatto di quanto sia un bene prezioso , speriamo di capirlo tutti il prima possibile, per riempire un fusto da venti litri alla fonte serve una notte e te lo devi portare in spalla per quindici minuti, a casa venti litri valgono due pisciate.
Riscaldo un poco l’ambiente con la stufa a legna e mi attardo a leggere gli innumerevoli documenti e reperti appesi dal padrone di casa alle pareti.
Spengo le candele e mi corico, quando la stufa finisce il suo apporto di calore raddoppio le coperte, richiamo a voce alta i roditori che fanno avanti e indietro nel sottotetto incredibilmente il rumore cessa e scoppio a ridere pensando che almeno i topi ( o ghiri ?) mi stanno ad ascoltare.
La primissima luce dell’alba mi trova già sveglio, sono le cinque mi alzo e lentamente raggiungo la finestra, so bene che questa è l’ora preferita dagli abitanti del regno della tranquillità per curiosare nei pressi della mangiatoia allestita fuori dalla baita.
Infatti due bellissime cerve stanno mangiando tranquillamente anche se guardano ripetutamente in direzione della finestra da cui le osservo, sono certo che sanno della mia presenza ma mi piace anche pensare che conoscano i miei pensieri e sanno che non hanno nulla da temere.
Le osservo mentre mangiano , scatto qualche foto, me le studio a lungo con il binocolo trovo il tempo di farmi un caffè e fare colazione guardandole dalla finestra.
La sera prima ne avevo viste un paio con i piccoli ma questa mattina i piccoli non si vedono.
Poco lontano un camoscio si staglia in controluce al limitare del prato si guarda attorno e senza fretta si allontana.
Con l’arrivo della luce e del giorno le cerve se ne vanno, finisce la mia immersione nel regno della tranquillità.
Alle otto e trenta sono a fondovalle consegno le chiavi dello scrigno al legittimo proprietario mi offre anche un caffè facciamo qualche riflessione sulla bellezza della baita ……che non c’è.
Un ringraziamento al Mariobarba