Il capriolo ...domestico

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Il capriolo ...domestico

Messaggioda cllocate » 31 ottobre 2010, 12:12

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Immagine di Baldovino Midali tratta da l'Eco di Bergamo
oo1.jpg (55.97 KiB) Osservato 1203 volte

Per gli appassionati di foto naturalistiche
date un occhio al sito di Baldovino e ne rimarrete entusiasti.
http://www.midali.altervista.org/

Trovate il filmato da cui è tratta la foto sopra al link :
http://www.ecodibergamo.it/videos/Video/6960/

Da l'Eco di Bergamo online.
Elisa e il piccolo capriolo Tino
Dolce favola in alta Val Brembana

Elisa dice che il suo Tino è ormai puntuale: se c'è bel tempo, la mattina verso le 8, si mette fuori dalla porta e, quasi quasi, con le zampine bussa pure per farsi notare. La straordinaria storia d'amicizia di Elisa e Tino sembra essere uscita da una favola. Perché lui è un cucciolo di capriolo, animale selvatico che rarissimamente si avvicina all'uomo. Ma, appena nato, Tino è rimasto senza la mamma e così, alla ricerca di cibo, si è sempre più avvicinato alle case, in un paese dell'alta Valle Brembana di cui la padroncina preferisce non rivelare il nome per evitare troppi curiosi o spiacevoli conseguenze per l'animale.

Oggi Tino è talmente addomesticato che prende cibo dalle mani di Elisa ma anche dalle altre persone del paese che l'hanno preso a cura. E, tra gli amici, si è persino fatto un gatto della vicina di casa di Elisa. La storia inizia lo scorso marzo quando il cucciolo, nato a settembre-ottobre 2009, rimasto solo dopo la morte della mamma, esce dal bosco e si avvicina alle case. «Dopo l'inverno trascorso da solo era diventato magrissimo, brutto e malato – ricorda Elisa, 21 anni, studentessa – e ormai pensavamo che morisse. Invece, col passare dei giorni e lo sciogliersi della neve, ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più a noi finché siamo riusciti a dargli il primo cibo: abbiamo tentato con l'erba ma non la prendeva. Così abbiamo provato con i biscottini per la prima infanzia. Sono quelli che gli hanno salvato la vita e per questo poi lo abbiamo chiamato Tino».

Passa l'estate e il capriolo diventa amico anche del resto del paese. Ormai si avvicina all'uomo senza timore, con quell'appuntamento ogni mattina davanti a casa di Elisa. Sempre che non ci sia brutto tempo. «Mentre all'inizio era ancora un po' timoroso con le persone – continua la studentessa – ora si lascia prendere senza problemi, si lascia pulire e accarrezzare, è diventato persino affettuoso come un cagnolino. E se si lasciano le porte aperte entra pure nelle case. Magari rimane in paese anche tutto il giorno per poi tornare nel bosco a dormire».


Diciamo che le favole esistono ed è anche piacevole sentirle raccontare, questa del capriolo è una di quelle sicuramente questa ragazza dimostra una sensibilità nei confronti del mondo animale che gli farà compagnia tutta la vita.
Il fatto in sè è meno inusuale di quello che si pensi, raramente vengono alla luce come è giusto che sia.
L'abbandonono della montagna da parte dell'uomo ha portato ad un inselvatichimento delle nostre montagne e quindi creato le condizioni per l'espansione degli animali selvatici. La nostra frequentazione di questi ambienti di qualsiasi tipo sia, dai cercatori di funghi allo sci alpinismo rischia di creare un contatto con gli animali che vivono questi momenti come momenti di grande stress soprattutto nei periodi condizioni meteo avverse o di scarsità di cibo .
Se il periodo del parto dei caprioli coincide con grandi piogge e l'incontro con l'uomo costringe gli animali alla fuga o a spostamenti grandissimo è il rischio di morte per i piccoli o in alternativa per la madre che cercherà di attirare su si se le attenzioni allontanadosi dai piccoli.
Sicuramente giusta la scelta di non rivelare il luogo e soprattutto deve essere forte l'invito a non andare alla ricerca di situazioni del genere che devono restare frutto della coincidenza e che il mio pragmatismo comunque mi porta ad accettare con occhio favorevole del resto convivo con volpi che vengono a cibarsi quotidianamente nei pressi di casa
.

: chinchin :
http://www.guideMTB-ValBrembana.it
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Re: Il capriolo ...domestico

Messaggioda bipbip » 31 ottobre 2010, 13:29

Bella storia, tanto da strappare una lacrima....proprio bello!
Speriamo, auguriamoci, che il cucciolo continui indisturbato ad essere la mascotte del paese brembano giustamente anonimo.
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