JJ5 L'orso in Val Brembana.

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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda cllocate » 31 maggio 2010, 14:21

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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda cllocate » 13 giugno 2010, 16:30

Seminario di grandissimo interesse se non altro per lo spessore dei relatori intervenuti di diverso tenore gli interventi istituzionali che hanno presentato il seminario e che di certo non ci faranno sentire la mancanza delle Province il giorno in cui dovessero venire spazzate via.
Sentire parlare di orsi che forse potrebbero essere "a spasso per le verdi praterie di Manitu" , le Province e le istituzioni dovrebbero servire a fare che questo non accada e se mai accertare gli illeciti non riportare cialtronate da bar soprattutto dopo che di JJ5 è certa una campionatura biologica nei mesi successivi alle date citate.
E poi " l'orso non è un totem intoccabile" ma come perdindirindina parlate li dentro vi è restato in cantina qualche numero di Tex Willer e comunque dalle leggi che sono state citate sembra invece così, "senza falsi pietismi né tentativi di umanizzarli" ma a chi cavolo vi riferite e ancora "Lavoriamo sui dati scientifici e non sugli approcci emotivi " ci mancherebbe che i signori tra i trofei ambissero ad avere anche qualche orsetto della Trudi o forse pensano che qualcuno ambisca a questo .......se la caveranno sicuramente meglio con uccelli e ungulati .
Si è persa una bella occasione di stare zitti e limitarsi a presentare i relatori il loro spessore non meritava presentatori dilettanti decisamente allo sbaraglio e sull'orlo di una crisi di nervi .
un abbraccio ....romantico a chi mi legge
: Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :


«Orsi e lupi? I cinghiali fanno più danni»
Il seminario Zoologi a confronto sul ritorno dei grandi predatori sulle Orobie

I grandi predatori sono tornati sulle Orobie. Orso, lupo e lince hanno ripopolato l'arco alpino ormai da alcuni anni e transitano anche sulle montagne bergamasche. Ancora presto per parlare di colonie stabili, si tratta piuttosto di peregrinazioni, considerate le grandi distanze che i tre predatori sono in grado di coprire in tempi relativamente brevi. Piaccia o no, con la presenza di questi animali bisogna imparare a fare i conti, spiegano gli esperti convocati dalla Provincia per un seminario di aggiornamento.
«Sono amici ingombranti, inquilini piuttosto scomodi – dice Gian Carlo Bosio, dirigente del settore Caccia e pesca di via Tasso, aprendo i lavori dedicati alle interazioni dei grandi predatori con l'uomo e l'ambiente – che vanno accettati, rispettati e trattati da animali, senza falsi pietismi né tentativi di umanizzarli». Le leggi a tutela di queste specie già esistono: nazionali ed europee. E poi ci sono i progetti regionali, come «Life ursus» che dal 1996 salvaguarda gli orsi bruni del Brenta. «Lavoriamo sui dati scientifici e non sugli approcci emotivi – afferma Giacomo Moroni, responsabile del servizio Caccia e pesca –. La Provincia di Bergamo si è attrezzata per monitorare la presenza di questi animali e prevenire eventuali predazioni». A fornire dati di rilevanza scientifica sono due zoologi chiamati ad informare una platea composta da agenti della polizia provinciale di Bergamo e Brescia, amministratori locali delle aree montane ed esponenti di associazioni ambientaliste come il Wwf.
Eugenio Carlini, dello Studio Oikos di Milano, parla di un «ritorno deciso» dei grandi predatori sulle Alpi dopo la scomparsa dovuta all'intervento dell'uomo. In Trentino quest'anno sono nati dieci orsi, su una popolazione complessiva di trenta esemplari, alcuni dei quali vanno e vengono dalla zona in cui si sono riprodotti, come dimostra l'arrivo di JJ5 sulle Orobie tra la primavera del 2008 e quella del 2009, e che ora se ne sarebbe tornato all'ombra delle Dolomiti. Un giovane plantigrado che in una prima fase si è distinto per predazioni di animali domestici (capre, pecore e galline), ma i casi cosiddetti «problematici», spiega Carlini dati alla mano, sono pochi rispetto alla popolazione complessiva di orsi dell'Europa centrale. Ultimo esempio noto di plantigrado scapestrato è Dino, che ha portato lo scompiglio sull'altopiano di Asiago, dove nell'ultimo mese si è dedicato alla caccia agli asini. «Gli era stato messo un radiocollare per seguirne gli spostamenti, ma l'apparecchio si è spento. Ora qualcuno vorrebbe catturarlo e portarlo in Slovenia – dice lo zoologo –. Non ci pare la soluzione migliore».
Francia e Svizzera sono più avanti di noi nella gestione dei grandi predatori. Lì l'abbattimento di orsi, lupi e linci è previsto solo nel caso superino un certo numero o si rendano pericolosi per l'uomo. E intanto si investe sulla prevenzione: recinzioni elettrificate per proteggere il bestiame e le arnie (prede ambite dagli orsi), cani da pastore addestrati e asini da disturbo che segnalano la presenza di predatori. «Dove il controllo del bestiame è maggiore i danni sono limitati» spiega Guido Tosi, uno dei principali zoologi italiani. La massiccia presenza di ungulati sulle nostre montagne («oggi tanti quanti ce n'erano nel Medioevo») rappresenta una fonte di cibo certa per i grandi carnivori, che salvo casi particolari non hanno motivo di cercare cibo d'altro genere.
«La questione va affrontata con onestà intellettuale – continua Tosi –. Pregiudizi e paure ataviche, associati alla scarsa abitudine a questi animali, rischiano di portaci ad una sopravvalutazione dell'impatto sul territorio e dei danni causati dai grandi predatori. Basti pensare che i danni causati dai cinghiali sono ben maggiori di quelli provocati da orsi e lupi che, va detto, non portano alla riduzione delle prede selvatiche ma anzi alla loro stabilizzazione». Informare, prevenire, risarcire («I risarcimenti agli allevatori danneggiati sono atto dovuto») restano le tre regole d'oro. Cui va aggiunto un buon coordinamento tra enti (Regioni, Province e Aree protette) per monitorare le presenze e pianificare la prevenzione.
Camilla Bianchi

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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda cllocate » 6 luglio 2010, 0:06

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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda cllocate » 6 luglio 2010, 9:31

Consiglio vivamente a tutti gli appassionati di non perdere la serata che si terrà venerdì a Piazza Brembana
visto anche lo spessore del relatore

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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda cllocate » 9 luglio 2010, 13:13

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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda cllocate » 12 luglio 2010, 21:45

Venerdì 9 luglio

Serata di grandissimo interesse per gli appassionati di lupi ed orsi, Il professor Alberto Meriggi è riuscito a tenere alta l'attenzione della platea con le sue precise annotazioni e utilizzando parte della tesi della Dott.ssa Chiara Crotti come filo conduttore della serata.
Una maggiore e preventiva informazione sulla serata avrebbe dato la possibiltà ad un maggior numero di persone di godere degli insegnamenti del professor Meriggi.

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Il professor meriggi durante la serata di Piazza Brembana
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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda MTBiker » 12 luglio 2010, 22:58

chissà che seratona...purtroppo ero impegnato altrove...aspetterò impaziente un'altra opportunità!!
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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda Labby » 13 luglio 2010, 19:51

Che sfortuna non aver potuto partecipare!!!!! : Sad :
...ci vediamo su!!!
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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda cllocate » 13 luglio 2010, 21:39

Labby ha scritto:Che sfortuna non aver potuto partecipare!!!!! : Sad :


Non preoccuparti stavo pensando a una serata esclusiva dedicata ai Moonrider ,
ti faccio sapere : chinchin :
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Re: JJ5 L'orso in Val Brembana.

Messaggioda fantasia » 13 luglio 2010, 22:48

nel caso possono partecipare anche gli infiltrati ?
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