Chinotto

Tu chiamale se vuoi emozioni.

Chinotto

Messaggioda cllocate » 21 gennaio 2010, 0:31

Chinotto

Ma potevamo farci mancare il topic del chinotto? Certo che no .
Capisco che il tema non è di quelli che possono decidere il destino del mondo ben sapendo che ben poche sono le cose che lo possono fare e in genere sono quelle a cui si dedica meno attenzione ma questo è un altro discorso.
Questo è e sarà il topic del chinotto la mia bevanda preferita a cui sono stato accomunato a ragione da tempo e a cui ho avvicinato amici e indotto politici a suggellare accordi di Vallare interesse a suon di chinotti,
siamo probabilmente anche l'unico forum al mondo che si può permettere grazie al nostro webmaster cinna lo smile del brindisi con il chinotto:
: chinchin : : chinchin : : chinchin : : chinchin :
è fondamentale notare che lo script recita:chin chin e non un banale cin cin .

Che poi l'area più indicata sia quella delle emozioni non c'è margine di dubbio, tutto quello che mangiamo e beviamo è emozione al punto che lo stesso cibo mangiato in contesti completamente diversi da emozioni diversi dimostrando che spesso il nostro giudizio è influenzato dalle condizioni esterne a quello che stiamo mangiando o bevendo, un Lindt è sempre un Lindt ma quello mangiato a letto con l'amante lo ricorderemo sicuramente con un emozione maggiore di quello mangiato all'autogrill.

Non staremo qui a parlare di tutte le bevande che meriterebbero almeno pari dignità vedi le spume nere, le gassose e personalmente la mia bevanda preferita in gioventù : la cedrata Tassoni.
Facendo un poco di outing come va di moda adesso sconvolgerò alcune certezze di chi mi conosce : non sono astemio; ebbene si forse a volte ho mentito non bevo alcolici per scelta ma potrei anche farlo anzi recentemente ho iniziato un percorso di avvicinamento all'alcol con scarsi risultati anche perchè i maestri vorrebbero portarmi sulla strada della birra bevanda che pur vedendomi impegnato sul campo per motivi professionali non mi piace assolutamente.
In gioventù sulle montagne più alte della Valle d'Aosta che mi vedevano intensamente impegnato anche su vie di un certo rilievo facevo uso moderato di grigioverde di origine bergamasca portato da casa alternato a delle fiasche di genepy Ottoz di rara fattura. In genere le giornate finivano con abbondanza di bianchi mossi.

Questo detto il più delle persone a cui ho rivolto la domanda se sapessero cosa era a dare il nome e il gusto al chinotto non avevano una risposta.

Per cui ecco qui sotto un immagine che scioglierà lo schakespiriano dilemma: : chinchin :

il chinotto è un agrume
L'albero raggiunge al massimo i 3 metri ed ha rami fissi e compatti. Le foglie sono piccole, coriacee, e ricordano quelle del mirto, da cui il nome latino. Unico tra i citrus, il chinotto è privo di spine. I fiori sono piccole zagare bianche che crescono sia in gruppi alle estremità dei rami, sia pure con singoli fiori vicini allo stelo. Questo particolare rende la pianta molto piacevole a vedersi, per cui viene spesso coltivata in vaso come pianta ornamentale. I frutti, arancioni nella maturità, sono piccoli e schiacciati ai poli, hanno un succo molto amaro e acido. Come la maggior parte degli agrumi, anche i chinottini possono aspettare a lungo sulla pianta prima di venir colti. Sembra anzi che al chinotto spetti il primato, dato che si dice possa rimanere sul ramo fino a due anni. Normalmente i frutti maturano alla metà di giugno. La pianta teme il freddo.

Immagine

Provenienza
Il chinotto deve il suo nome alla Cina, luogo da cui fu importato verso la fine del '500 o all'inizio del '600 da un livornese o savonese. Secondo alcuni ricercatori invece la pianta sarebbe originaria del Mar Mediterraneo dove si sarebbe sviluppata a seguito di una mutazione gemmaria dell'arancio amaro. In questo caso il nome potrebbe significare soltanto che si tratta di un frutto "di tipo cinese". Attualmente, infatti, non ci sono notizie su alcun tipo di coltivazione del chinotto nei paesi asiatici. All'infuori dell'Italia (Liguria, Toscana, Sicilia e Calabria), la sua presenza si limita a sporadiche apparizioni sulla Costa Azzurra francese.

La bevanda
È abbastanza interessante la storia di questa bevanda. Nel 1949 a Capranica in provincia di Roma iniziò la produzione del Chinotto Neri (se bevi neri ne ri bevi). Si presentò nel mercato di massa nei primi anni sessanta quando i produttori italiani la commercializzarono assieme all'aranciata quasi come un simbolo del miracolo economico che permetteva anche ai meno abbienti qualcosa di più che pura acqua sul tavolo.
Il Chinotto con la sua base aromatica complessa ed il gusto dolce acidulo-amaro divenne una bevanda molto popolare, ma ben presto si scontrò con una bibita analcolica analoga di origine nordamericana che iniziava a penetrare anche in Europa, la Coca Cola, ed ovviamente il colosso economico americano, con una pressante e pianificata offensiva economica, ebbe la meglio.
l Chinotto praticamente sparì dalla circolazione e le coltivazioni dei suoi alberi si indirizzarono alla produzione di piante ornamentali o dei frutti canditi.
A distanza di qualche decennio, negli anni novanta, si diffuse tra i giovani uno spirito di avversione alla dominazione economica nordamericana in atto, tale avversione per gli USA si concretizzò nel boicottaggio della Coca Cola, (pure questa preparata con la base di essenze di agrumi), considerata tra l'altro di sapore eccessivamente dolce e stucchevole.
Il Chinotto quindi tornò di moda. La cosa ebbe buon seguito, tanto che la Sanpellegrino riprese a produrre la bevanda: come conseguenza del successo del Chinotto la stessa compagnia della Coca Cola è stata indotta a mettere sul mercato, sia pure con diverso bilanciamento del sapore dolce, una sua versione della bevanda.



In attesa di organizzare un "chinotto party" è abbastanza importante rilevare la presenza di alcuni marchi sul mercato tra cui sicuramente quelli che fanno un pò da capofila ai vari chinotti presenti sul mercato, e qui ci metterei lo storico chinotto Neri ( http://www.centerglassline.info/clienti/neri.htm )
chinò San Pellegrino (http://www.sanpellegrino-corporate.it/chino/index.html )
chinotto Lurisia ( http://www.lurisia.it/index.php?method= ... m&id=3243# )

Se siete arrivate sino qui a leggere meritate di farvi un pò di antistress terapy :
Mi son rotto le bolle ( http://www.sanpellegrino-corporate.it/chino/index.html )


Nota:
Tra i vari usi del chinotto non si può certo dimenticare l’omonima bevanda, gassata e analcolica, di colore scuro. Neanche l’aggiunta di zucchero riesce a mitigarne il gusto amarognolo e asprigno, anche se l’alto contenuto di caffeina che essa riporta la rende addirittura migliore della Coca-Cola, se si vuole bere qualcosa che sia efficace per tenersi svegli.




continua....
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Re: Chinotto

Messaggioda Labby » 21 gennaio 2010, 9:42

ora tocca a me fare outing: SONO ASTEMIO!!!!!!!
: Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :
Ho sempre mentito: PERDONATEMI!!!!!!! : Cry : : Cry : : Cry :
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...ci vediamo su!!!
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Re: Chinotto

Messaggioda cllocate » 21 gennaio 2010, 23:06

Questo detto spostiamo un pò l'attenzione sulle bevande, è fin troppo chiaro che noi siamo condizionati dalla presenza della San Pellegrino in Valle per cui è veramente difficile bere un chinotto che non sia Chinò per altro è anche difficile avere risposte negative ad una richiesta in tal senso nei locali della Valle e non solo.
Tra l'altro prima di Natale ho ricevuto in regalo da fantasia un barattolo di marmellata al chinotto, leggermente amara ma il barattolo è svampato in un unica seduta.

Immagine
Ecco come si può recensire un confronto tra chinotti tratto da dissapore.com, in questo caso Chinò vs. Lurisia
Primo Piano MalaBufala, perché? Mangiare Fuori La libertà si paga Primo Piano Moda Uomo Milano | Ma vesti come magni! Salute Parole di burro Chinotti contro: Lurisia Vs Sanpellegrino
Scritto da: Stefano Caffarri lunedì 22 giugno 2009 9:49
Dopo aver ipotizzato l’intervento dei sommelier per fronteggiare l’escalation delle acque minerali “estreme” tocca oggi a una delle più popolari bevante gassate: il Chinotto, assaggiato in degustazione coperta esclusivamente per i lettori di Dissapore. (azz!)

Lurisia | Offerto in bottiglino di vetro trasparente dal design vagamente snob, ha etichetta simil-austera e grafica anni ‘50, un po’ troppo strombazzato il richiamo: “il Vero Chinotto”, “presidio Slow Food del Chinotto di Savona”. Aspetto birroso, schiuma finissima quasi cremosa, molto persistente: invita alla facile analogia con una trappista ambrata. L’ effervescenza – di piccolissimo calibro – è quasi impercettibile, ma durevole. Solo le tracce di spuma si arrampicano sul vetro. Il profumo è ampio e seducente, include il chiaro descrittore dell’agrume oltre ad una nitida nota di rabarbaro. Delicato ma avvolgente, pulito. Chiude con un’intrigante eco medicamentosa.
Decisamente liscio l’assaggio, caratterizzato dalla sensazione di sciroppo, un po’ molle. Il sorso procede senza sobbalzi, con parabola perfetta seppur molto dolce: solo al termine ritorna il retrogusto agrumato, piuttosto lungo. Il tipico versante amaro resta in sottofondo.


Sanpellegrino Chinò | In pet da 0,50 è il famoso “altro modo di bere scuro”, bevanda di grandissime tirature. Molto prosaico ma molto studiato il layout, lascia un po’ di spazio ai grafici che costretti nell’angusto ambito dell’etichetta scura, fanno del loro meglio per conferire una sensazione di dinamismo. Nel bicchiere ha la tipica sfumatura “cola”, con spuma subito esaurita. Nessuna adesività sul vetro, spiccata risorgiva. Il profumo, stretto tra caramello e china, tra linearità e persistenza, è più monocorde che rigoroso. Solo all’uscita risulta una virgola d’alluminio, di cui si farebbe anche a meno. L’assaggio mostra tra l’effervescenza una spiccata prevalenza del caramello, con un seguito ancora dolce. Nel mezzo spicca il tono amaro varietale, mentre nel retrogusto resta soprattutto il ricordo dello zucchero bruciato, privo di particolari finezze.


Questo è probabilmente il capostipite dei chinotti
Immagine


Il Chinotto Recoaro
Il Chinotto Recoaro è un prodotto di qualità e di grande tradizione a base del gustoso succo degli agrumi maturati al sole di Sicilia. Con un gusto deciso e inconfondibile, il Chinotto Recoaro sta riscuotendo un importante successo soprattutto presso un pubblico giovane, sofisticato e culturalmente elevato che ne apprezza la naturalità unita al sapore intenso.
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Re: Chinotto

Messaggioda MTBiker » 22 gennaio 2010, 0:13

dopo questa puntata di Gusto posso andare a letto...!!!eheheh!!
scherso dai! gran buono il Lurisia...anche se sono un devoto adepto della più diffusa Birra!! : Lol : : ubriaco : : ubriaco : : chinchin : : cincin :
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Re: Chinotto

Messaggioda fantasia » 22 gennaio 2010, 1:37

per amor di patria del consorte, che essendo di origine cimbra è un po' teutonico, non si può dimenticare

Il Chinotto Recoaro Il Chinotto Recoaro è un prodotto di qualità e di grande tradizione a base del gustoso succo degli agrumi maturati al sole di Sicilia. Con un gusto deciso e inconfondibile, il Chinotto Recoaro sta riscuotendo un importante successo soprattutto presso un pubblico giovane, sofisticato e culturalmente elevato che ne apprezza la naturalità unita al sapore intenso.
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Re: Chinotto

Messaggioda m@rtello » 22 gennaio 2010, 8:54

grande claudio questo proprio mi mancava
posso iscrivermi a questo club anchio impazzisco per il : chinchin :

adesso faccio outuingnni be quello che avete scritto voi, io bevo solo per dimenticare anche la citrosodina con l'acqua gasata... : martel :
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Re: Chinotto

Messaggioda cllocate » 22 gennaio 2010, 9:56

fantasia ha scritto:per amor di patria del consorte, che essendo di origine cimbra è un po' teutonico, non si può dimenticare

Il Chinotto Recoaro Il Chinotto Recoaro è un prodotto di qualità e di grande tradizione a base del gustoso succo degli agrumi maturati al sole di Sicilia. Con un gusto deciso e inconfondibile, il Chinotto Recoaro sta riscuotendo un importante successo soprattutto presso un pubblico giovane, sofisticato e culturalmente elevato che ne apprezza la naturalità unita al sapore intenso.



Però al consorte a questo punto è fatto oblligo di riportarci dalla terra natia almeno una cassa di chinotto Recoaro al fine che i giudici imparziali cioè noi possano assaporare tale bevanda al più presto : Chessygrin : : chinchin :
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Re: Chinotto

Messaggioda fantasia » 22 gennaio 2010, 13:04

cavoli..... una cassa?
ma quanto indecisi siete nei giudizi?
comunque se tu non avessi mentito spudoratamente col tuo essere astemio, ti saresti beccato anche i chinotti al maraschino, una chicca.
parlando seriamente, nella zona tra finale e savona stanno recuperando le vecchie coltivazioni.
quindi....lunga vita al chinotto
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Re: Chinotto

Messaggioda daniele10 » 22 gennaio 2010, 15:57

fantasia ha scritto:comunque se tu non avessi mentito spudoratamente col tuo essere astemio, ti saresti beccato anche i chinotti al maraschino, una chicca

ehmmmm solo lui è l'astemio : martel : ma nel gruppo qualche assaggiatore lo si trova sempre hiihihhihi : ubriaco : : ubriaco : : ubriaco :
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Re: Chinotto

Messaggioda cllocate » 22 gennaio 2010, 17:47

daniele10 ha scritto:
fantasia ha scritto:comunque se tu non avessi mentito spudoratamente col tuo essere astemio, ti saresti beccato anche i chinotti al maraschino, una chicca

ehmmmm solo lui è l'astemio : martel : ma nel gruppo qualche assaggiatore lo si trova sempre hiihihhihi : ubriaco : : ubriaco : : ubriaco :



.... avvoltoi : Chessygrin : : chinchin :
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