Dislivello: 1600 m.
Lunghezza: 41 km.
Difficoltà: OC+/EC ?
Partenza: Bivio per Roncobello
Quota massima: Passo di Mezzeno 2.142 m.
Ciclabilità: 85% - 95%
Durata: 8,00 h
Fondo: salita asfalto- sterrato- sentiero / discesa single track - tratto di asfalto
Periodo: Aprile - Novembre
Cartografia: Kompass 1:50.000 n°105 Lecco – Valle Brembana
Percorso: Bivio per Roncobello (m. 700) - Carona (m. 1116) - bivio per Laghi Gemelli - diga di Sardegnana (m. 1735) - lago Marcio - rifugio Laghi Gemelli (m. 1968) - passo di Mezzeno (m. 2142) - Capovalle (m. 1130)- strada Piana - Vendulo - Fondra (m. 700)
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Laghi Gemelli - Mezzeno- Fondra 2011.gpx- (227.04 KiB) Scaricato 231 volte
Note
Lunga salita prima su asfalto che da Carona diventa ripido sterrato con pendenze sempre molto impegnative, attraversata verso la Diga di Sardegnana con lunghi tratti di bike in spalla o a spinta sino al rif. Laghi Gemelli.
Dopo il rifugio ancora una mezz’ora a spinta portano al Passo di Mezzeno dove ci aspettano 1500m. di dislivello in discesa sino a Fondra.
Note tecniche :
Questo itinerario necessita di alcune premesse prima di essere descritto, è uno dei più difficili e allo stesso tempo tra i più interessanti effettuabili in valle.
Sicuramente pone la soglia tra la MTB e l’escursionismo, qualcuno dopo averlo fatto non lo ha più ripetuto, altri come il sottoscritto lo ripercorrono in media una volta all’anno accompagnando ogni volta biker nuovi.
Prima di tutto è consigliata una bike da free-ride leggero e comunque una full, possibilmente con pedali flat e scarpe da bike con suola artigliata.( per altro agli albori della MTB lo effettuavamo anche con delle rigide e ancora oggi con pedali spd ) Detto questo a conti fatti un biker ben allenato e con ottima conduzione della bike in discesa, può stare in sella per il 90% del percorso.
Descrizione:
Nei pressi di Fondra ( m. 700) piccolo borgo sulla provinciale nei pressi di una curva sinistra lasciare la provinciale e parcheggiare a dx oppure poco prima nei pressi del bivio di Roncobello è presente un comodo parcheggio.
Da qui si riprende la strada principale e si pedala senza margini di errore verso Branzi (m. 844) e poi Carona ( m.1100) lungo la strada asfaltata, all’inizio del paese di Carona prendere a sinistra seguendo le indicazioni per rif. Calvi e rif. Longo.
Oltrepassato l’abitato si giunge nei pressi di un tornante punto di parcheggio per gli escursionisti che salgono ai rifugi in quota da qui la salita è di quelle toste 18-20% , intrapresa la salita incontrerete pedalando su asfalto dapprima l’abitato di Pagliari (m. 1313) grazioso borgo ben conservato con i suoi tetti in ardesia.
Dopo Pagliari l'asfalto lascia il posto alla sterrata, sosta di rito alla cascata che scende dalla Val Sambuzza (m. 1420) con spruzzata d’acqua più o meno gradita a secondo della stagione. In questo tratto la pendenza è sempre molto sostenuta e vi accompagnerà fino a poco prima del Lago del Prato (m. 1650).
Al Lago del Prato (m. 1650) proseguite in direzione del Rif. Calvi, su pendenze sempre molto accentuate fino ad un tornante sin. Circa 300 m. dopo il tornante a quota 1790 m. dovrete abbandonare la strada e scendere a dx. per raggiungere l’evidente sentiero sotto di voi seguendo i cartelli con segna via: Laghi Gemelli.
Il sentiero in breve giunge a una presa d’acqua artificiale che forma un laghetto dall’acqua limpidissima.
Per circa 3 km. il sentiero prosegue senza dislivelli ma con una grande quantità di ostacoli di vario genere, con ampia visuale dal Pizzo del Diavolo alla Val Sambuzza.
Un tratto di bike a spinta per circa 20 min. vi porterà nei pressi dello scollinamento verso il Lago di Sardegnana.
Scendete su discesa divertente al lago e attraversate il muro della diga, il tratto che segue è su sentiero molto fastidioso da pedalare in alcuni tratti con panorami spettacolari a strapiombo su Carona, ma sempre ben protetto a valle da cavi in acciaio.
In un susseguirsi di saliscendi, un paio di brevi gallerie, qualche ponticello artificiale e qualche scalinata arriverete all’incrocio con il sentiero che sale da Carona.
Da qui alcuni minuti di bike a spinta vi porteranno nei pressi del Lago Marcio, costeggiato per un lungo tratto il lago si passa poi a fianco del Lago delle Casere scendendo leggermente.
Un paio di tratti impegnativi di bike in spalla intercalati da un breve piano vi portano a intravedere in lontananza le prime avvisaglie del rif. Laghi Gemelli che raggiungerete in breve.
Il rif. Laghi Gemelli è il punto ideale per una sosta intermedia a secondo delle abitudini enogastronomiche di ognuno, i più stakanovisti potranno anche abbozzare una variante sino al Lago Colombo ( vedi descrizione allegata.)
Abbandonato il rifugio seguire il segnavia 215 e costeggiare i Laghi Gemelli in sinistra orografica pedalando sin che il sentiero diventa impraticabile e obbliga a un lungo tratto di bike in spalla che ci porta in 30 minuti circa al Passo di Mezzeno.
Dal passo di Mezzeno (m. 2142) inizia una delle discese più impegnative della Valle ma al tempo stesso molto remunerativa per gli appassionati del genere.
Percorso il primo tratto che ci porterà alle Baite di Mezzeno si prende la strada asfaltata che scende sino a Capovalle ( m. 1130) i biker più attenti riusciranno ad individuare alcuni tagli tra i vari tornanti. Fatta la sosta di rito alla fontana nei pressi della chiesa di Capovalle scendere per un centinaio di metri e prendere a dx seguendo l’indicazione Caprini, breve rampa e poi a sin. passando davanti a una serie di garage.
Subito dopo la sbarra scendete qualche metro sul sentiero sottostante e da qui disinteressandosi di tutti i bivi proseguite su bellissimo sentiero assolutamente in piano per circa due km. fino a giungere a una cappelletta
Passare davanti alla cappelletta e seguire il sentiero ad un bivio seguire l’indicazione Fondra una lunga e impegnativa discesa vi porterà nei pressi del cimitero di Fondra e in breve al parcheggio di partenza.
Escursione Lago Colombo (m. 2046)
Con le energie residue è assolutamente consigliato raggiungere il Lago Colombo.
Dal rifugio scendete sul muro della diga dei Laghi Gemelli , attraversate la diga stessa ed al termine piegate a sin. su ampio tracciato tipo carrareccia che in 20 min. e circa un centinaio di metri dislivello vi porterà al Lago Colombo (m. 2046) al cospetto del pizzo del Becco.(m. 2507)
