Ciao, scusate il ritardo, leggo solo ora.
Naturalmente non sto qui a ripetere cose già scritte in altri luoghi (chiedo venia ma non riesco a seguire più forum contemporaneamente..
) e sorvolo alcune cose improprie scritte anche qui, quindi metto solo alcuni brevi precisazioni:
- la posizione non è solo mia ma è condivisa da tutti i livelli del CAI.
- l'articolo ha parlato impropriamente solo di ciaspole, in realtà il problema era nato anche per gli skialp e per i pensionati che son sempre saliti a piedi dalla strada, e che da un giorno all'altro si sono sentiti chiedere le generalità.
- nessuno vuole andare contro i Carabinieri, che fan bene a multare chi crea pericolo, ma si chiede buonsenso almeno per chi risale la stradina come si è sempre fatto (naturalmente sto banalizzando, non fatemi star qui ad elencare tutti i casi, potete arrivarci anche voi).
- la normativa regionale recita, tra le altre cose:
Regolamento regionale - Promozione e tutela delle discipline sportive della montagna SEZIONE V - Comportamento degli utenti Art. 58 (Regole generali) 2. (e) 4): la risalita della pista con gli sci ai piedi è normalmente vietata. Essa è ammessa previa autorizzazione del gestore dell'area sciabile attrezzata d'intesa con le locali sezioni provinciali del Club Alpino Italiano (CAI) o, in mancanza, di tale autorizzazione, in casi di necessità, e deve comunque avvenire ai bordi della pista, avendo cura di evitare rischi per la sicurezza degli sciatori e rispettando le prescrizioni di cui alla presente legge, nonché quelle adottate dal gestore dell'area sciabile attrezzata.
quindi un accordo, se si vuole, si può trovare.
Noi siamo in attesa. Per il resto... se volete parlarne la sede del CAI venerdì sera è aperta, oppure il mio numero lo avete; Bepi ti aspetto.
