Oggi gita fuori valle, meta Cima della Rosetta la descrizione la trovate qui sotto.
In compagnia degli amici del CAI di Ponte San Pietro mi aggrego volentieri a questa gita
il dado dello sci-alpinismo è ri .. tratto. anche un pò a forza visto che la neve non è certo abbonfdante in questo periodo
e anche la Valtellina si allinea a tutte le altri Valli confinanti.
Giornata da meteo marzolino, bello ma non logico a gennaio.
Salita resa faticosa dall'inconsistenza della neve fresca e dalla sottostante ghiacciata, le pelli fanno sempre molta fatica a fareil loro dovere.
GST al Bar Bianco, location da favola che si vede in foto, mi dispiace per la lepre se lepre era ma le pappardelle si faranno ricordare.
Curve che fanno faticare, contrasto tra la leggerezza del manto superiore e la non sempre portanza dell'inferiore.
Discreta fatica per tenere linee e ricamare il pendio.
I polvere fanno scintille
sui sassi grrrrrrrrrrrr.Grazie a Beso,Aldo,Claudio,Renzo,Enio,Fabio.
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- Ricami d'autore.
CIMA DELLA ROSETTA (2142 m)
Località di partenza:
normalmente Acquale, a 1100 m lungo la strada Rasura -Bar Bianco, fra il 4° e 5° tornante
Dislivello: 1042 m
Tempo di salita: 3.00 h
Località d'appoggio: Rasura (760 m)
È sicuramente l'itinerario più conosciuto e frequentato della zona grazie alla sua semplicità ed alla sua esposizione. Il pendio sommitale è rivolto a Est ed è, quindi, baciato dal sole fino dal primo mattino. Per questo motivo, se da una parte la salita avviene in condizioni di temperatura "mite" per la stagione, dall'altra le condizioni della neve possono subire variazioni notevoli anche nell'arco della stessa giornata.
Imboccata sulla sinistra una stradina che conduce ad una casa visibile dalla strada, si risale una successione di ripidi prati, separati dalle staccionate che delimitano i sentieri estivi di collegamento alle cascine dei maggenghi. L'ultimo di questi prati, particolarmente impervio, conduce alla chiesetta in località Ciani (1319 m), in prossimità della quale si potrebbe arrivare anche in auto, qualora le condizioni della strada lo permettessero.
Si prosegue puntando al bosco soprastante per spostarsi poi gradualmente verso destra fino a raggiungere il penultimo tornante della strada carrabile (1450 m). Si percorre allora la sede stradale fino al Bar Bianco in località Pesciadèl (1506 m).
Da qui in avanti il percorso è intuibile e semplice. Raggiunta la casera (1650 m), si rimonta il dosso soprastante da dove, con traccia libera, si raggiunge la zona degli ultimi larici sulla destra della cima. Con una sequenza di tornanti si guadagna la cresta che va percorsa quasi per intero. Poco sotto la croce, ben visibile dal basso, si piega a sinistra per aggirare le roccette sommitali e in breve si raggiunge la cima (2142 m) che non è altro che il punto culminante orientale del lungo crinale che digrada dalla Cima della Bianca (Monte Combana sulle carte).
Discesa dalla via di salita. tratto da valgerolaonline.it
), còl GPS, còl'Internet, còl cafè... non riesco mai ad anticiparlo 
