La vera storia della DH

Itinerari e percorsi MTB in Val Brembana

La vera storia della DH

Messaggioda cllocate » 24 settembre 2012, 15:14

La mia vera storia della diacca

Questo vuol essere un piccolo vademecum in ordine sparso di avvicinamento alla discesa,
tutti coloro che pensano che le protezioni servano per trombare e le seggiovie per sciare
possono scoprire un mondo nuovo nella discesa o restare fermi sui loro integralismi talebani.

Diciamo che non sono rimasto folgorato sulla strada di Damasco anche se un pochino potrebbe
starci in considerazione che sino allo scorso maggio mai avrei pensato di finire su una bike da discesa
sconsigliando tale pratica anche a FrIo.

Galeotto fu l'incontro con una Fury GT presso il negozio ( ITALIAN STYLE BICYCLES ) di Ivo a Curno,
il tutto condito da una buona dose di curiosità per tutto quello che è due ruote.

Quattro mesi intensi condivisi con downhiller provetti e appassionati alle prima armi come me.

Quattro mesi e 17 giornalieri numeri da ski dei tempi d'oro.


Location

Rileggendo anche i report delle varie uscite vedo che sono parecchie le località che abbiamo toccato.
Con gli occhi ormai non più da neofita riassumerei in questo modo:

Morzine Les Gets Chatel
Il paradiso della DH praticamente il Dolomiti Superski della DH.
Comprensorio infinito con piste preparate in ogni versante.

Pila
L'alternativa italiana ai bike park francesi, molta varietà di tracciati nella parte alta e una discesa infinita
misto freeride/dh sino ad Aosta per un totale di 11 km. di percorso.

Canazei / Madesimo / Cervinia

Località con non molti tracciati diciamo due o tre per location.
Ogni località ha almeno un tracciato preparato con appoggi salti e passerelle
diciamo loclità ideali per passarci una giornata

Prali / Caldirola
Buona varietà di tracciati, Prali anche con parecchio dislivello circa 800m. di seggiovia.
Caldirola tra le piccole è forse la più blasonata, incredibilmente tutto ruota in giro a una seggiovia monoposto.

Spiazzi di Gromo
E' quasi inevitabile iniziare da qui con qualche assaggio con bike da enduro o freeride , è la più vicina a Bergamo e la dimostrazione come con un pò di buona volontà i ragazzi che la gestiscono riescano ad avere risultati più che soddisfacenti

I giornalieri di queste località vanno dai 14 Euro in sù, in genere non sono molto costosi.


Bike


30[1].jpg
GT Fury 1.0 quando era ancora in negozio


Questo è un discorso soggetto a diverse variabili e rispecchia la mia esperienza qualcuno potrebbe non essere d'accordo su tutto ma se ne può discutere.

Se volete usare la vostra bike da enduro per andare nei park stampatevi bene in testa che una bike da discesa è un'altra cosa.

Se volete provare va benissimo anche una bike da enduro, io ci sono andato con discreto successo sia con Nomad che Enduro ma deve essere uno sfizio da un paio di volte. sappiate però che le sollecitazioni sono molto intense e questi telai sono nati per altri scopi

Se vi prende la scimmia potete sempre noleggiare nei bike park tenete presente che una bike degna di tale nome può andare dai 50 ai 100 euri al gg. con aggiunta di protezioni, casco integrale ( OBBLIGATORIO nei park) assicurazioni optional e qualche fronzolo ho visto gente spendere anche 135 euro al gg più giornaliero.

Nel caso del noleggio vi conviene capire molto ma molto in fretta il punto di cottura della scimmia,
perchè dopo 4 o 5 noleggi avrete speso diverse centinaia di euri e il prezzo di una bike usata non di primo pelo si sta avvicinando alla cifra investita. Quindi come nell'immobiliare se possibile meglio l'acquisto che l'affitto.

Nel caso siate arrivati all'acquisto di un mezzo di discesa la scimmia è già padrona di voi da tempo .


Abbigliamento

Prima di tutto casco integrale, obbligatorio spesso nei park altrimenti non vi fanno neanche salire.
Ce ne sono di tutti i prezzi io ne uso una di derivazione enduro motociclistico.
Come dicono gli americani ognuno spende in proporzione a quello che ci sta dentro da proteggere.

Pettorina, assolutamente necessaria. La mia è una AXO all road a maniche lunghe con tutte le protezioni del caso compreso una fascia lombare. Sotto la pettorina una mezza manica, sopra maglia a manica lunga io uso delle XL perchè devono stare sopra la pettorina senza stringere

Ginocchiere, è fondamentale che queste protezioni stiano ben ferme perchè il problema è che stiano al loro posto anche in caso di caduta. Quindi abbondanza di velcri e di solidi fissaggi

Guanti possibilmente con nocche protette da gusci anche in plastica

Mascherina, fondamentale pure questa , non pensate di farne a meno e con la polvere di Pila gli occhiali non servono a nulla. Parecchia difficoltà ad abituarsi da parte mia per via della visibilità abbastanza limitata.

Scarpe io uso salewa con vibram che uso anche in all mountain poi ognuno si regoli come preferisce , importante è che siano solide e di buona fattura.



Note

Adesso che abbiamo visto le location dove andare se affittare o comperare la bike, come ci dobbiamo vestire resta la cosa più importante: imparare ad usare la bike che vi siete messi sotto il culo.
Non sarò certo io a spiegarvi come guidare ma sono altrettanto certo che se le prime volte ero aggrappato alla bike adesso in genere sono io che la porto in giro.

Mettetevi in testa che questa disciplina fisicamente vi distrugge, se pensate la prima volta di andare nel park alle 9.00 e venire via alle 17.00 girando tutto il giorno o siete super man o non avete le idee chiare.

Gambe e avambracci saranno i primi che vi daranno guai, la forza centrifuga in velocità sulle curve della Serpentine vi costringeranno a sedervi dalla fatica ma statene certi lo stare seduti sulla sella nulla a che vedere con la discesa.

Mani e articolazioni delle dita si faranno sentire fino a farvi frenare e riposare per riprendere sensibilità.

Non percorrete mai una pista in velocità senza aver fatto una ricognizione a a velocità di sicurezza.

ATTENZIONE AI SALTI la cosa che io ritengo più pericolosa in assoluto e su cui ho visto gente farsi del male, ebbene si sappiate che non succede solo agli altri può succedere anche a voi di farsi del male. I salti in linea molto generale si dividono in drop e jump.

Agli inizi ci si può divertire con dei drop che sono meno ostici dei jump, il drop è in pratica un salto verso il basso come una caduta nel vuoto ( Drop in inglese vuol dire caduta ) è come scendere in velocità da un marciapiede con bici adeguate e atterraggio un pò in discesa si possono fare drop da un metro senza particolari problemi.

I Jump sono dei veri trampolini grandi o piccoli che ti sparano in aria e qui la faccenda si complica ancora oggi li tratto con grande rispetto e soprattutto li evito.
Attenzione ai così detti doppi, si salta sul primo e si atterra nella parte in discesa del secondo ma se siete lenti e atterrate sulla parte in salita del secondo potrebbe seguire l'esplosione ...... delle vostre ossa.

Ci sono salti che possono essere copiati seguendo l'andamento del terreno ma ci sono salti che vanno saltati perchè il trampolino finisce in modo netto e non è bello impuntarsi nella buca successiva.

NON fermatevi mai in mezzo alla pista, ci si sposta a lato , il rischio di farsi del male con biker che arrivano in velocità è parecchio alto.

Andare in un park con qualcuno che va meglio di voi e che conosce i tracciati è garanzia di maggior divertimento e apprendimento.

La pioggia e il bagnato non sono amici dei biker. I park ovviamente sorgono in luoghi dedicati allo sci e quindi in montagna, anche se non è piovuto al mattino presto capita di trovare tracciati molto umidi o bagnati quindi personalmente anche se spesso mi costringono a farlo arrivare presto non è una buona idea .... e soprattutto obbliga a levatacce.

Iniziare presto vuol dire essere cotti nel primo pomeriggio quando le piste sono al top .

Normalmente al pomeriggio vengono fuori le discese migliori date da conoscenza del tracciato e rodaggio del biker ma ricordate che come nello sci è sempre l'ultima che ti frega , fermatevi a quella prima.

L'altro giorno a Prali abbiamo fatto 8000 m. di dislivello negativo e i freni bisogna usarli portatevi sempre pastiglie di ricambio e camere d'aria ma mia chele de 2 euri . Un forcellino cambio potrebbe essere un ottima idea ieri spezzato alla prima discesa.
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Re: La vera storia della DH

Messaggioda Bracchetto scout » 24 settembre 2012, 23:19

cllocate ha scritto:La mia vera storia della diacca


Se volete usare la vostra bike da enduro per andare nei park stampatevi bene in testa che una bike da discesa è un'altra cosa.

Se volete provare va benissimo anche una bike da enduro, io ci sono andato con discreto successo sia con Nomad che Enduro ma deve essere uno sfizio da un paio di volte. sappiate però che le sollecitazioni sono molto intense e questi telai sono nati per altri scopi .



Non è mica vero resistono..eccome ne ho le prove : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : So long.Brakky
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Re: La vera storia della DH

Messaggioda cllocate » 24 settembre 2012, 23:25

Bracchetto scout ha scritto:Non è mica vero resistono..eccome ne ho le prove : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : So long.Brakky


Appunto : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :
Anche le saldature resistono : speteguless : : speteguless :
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Re: La vera storia della DH

Messaggioda Genchy » 25 settembre 2012, 11:11

E qui il Tizzy dovrà aggiungere qualche cosa in merito! : ciaociao : dimenticavo, appena sarà disponibile on line.
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Re: La vera storia della DH

Messaggioda Bracchetto scout » 25 settembre 2012, 11:16

Genchy ha scritto:E qui il Tizzy dovrà aggiungere qualche cosa in merito! : ciaociao : dimenticavo, appena sarà disponibile on line.

Ciao pelanda,come mai forum bike?mi dicevano che guardavi solo signorine ignude in pose innominabili su internet eh eh eh,digli a quello quà sopra che le saldature tengono,peccatoche si piegano zio can chepacco,altro che bike resistente la santa cruz e si che la tratto sempre con i guanti : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : .Ciao scèc.Brakky
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Re: La vera storia della DH

Messaggioda Genchy » 25 settembre 2012, 13:36

Bracchetto scout ha scritto:
Genchy ha scritto:E qui il Tizzy dovrà aggiungere qualche cosa in merito! : ciaociao : dimenticavo, appena sarà disponibile on line.

Ciao pelanda,come mai forum bike?mi dicevano che guardavi solo signorine ignude in pose innominabili

Alla mia età le signorine biote lè mei lagale pert e fantasticare di andare in bike, mi riesce poco anche quello.
riguardo ai due sopra con problemi di bike, capoprimo compri di bike in sistema della marca del sottoscritto, hahahahahaha : Love : : Love : : Razz :
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Re: La vera storia della DH

Messaggioda PIERPIER54 » 25 settembre 2012, 16:50

DH..... mynkya chè disciplina difficile! ala nosta ètà l'è ase praticà ol "DD" "disciendere divertendosi" : Chessygrin :
comunque...domenica sono andato a Lizzola, c'era un "Byker classe 1940"!!!MITTICO!!!
mynkya! in teoria : Bond : sì mès'bara mia prima, poa noter an ghènàsse amò dè sciemade dè fà!!! : Thumbup : : culmartel : : drop : : eat : : cincin : : : Yahooo : : Yahooo : : Yahooo :
ciao a tucc!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
PIERPIER54
 
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Re: La vera storia della DH

Messaggioda cllocate » 25 settembre 2012, 20:19

PIERPIER54 ha scritto:DH..... mynkya chè disciplina difficile! ala nosta ètà l'è ase praticà ol "DD" "disciendere divertendosi" : Chessygrin :
comunque...domenica sono andato a Lizzola, c'era un "Byker classe 1940"!!!MITTICO!!!
mynkya! in teoria : Bond : sì mès'bara mia prima, poa noter an ghènàsse amò dè sciemade dè fà!!! : Thumbup : : culmartel : : drop : : eat : : cincin : : : Yahooo : : Yahooo : : Yahooo :
ciao a tucc!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



La DH sarà anche uno sport giovane ma l'età media del gruppo lo scorso week end mi sa che era sui 50 anni
e l'era mia u gruppo de fermi : Chessygrin : : Chessygrin :
consola vedere che chi del '40 i fa amò dh : chinchin : : chinchin :


Forcellino modificato a Caldirola.

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Re: La vera storia della DH

Messaggioda Tizzy » 25 settembre 2012, 22:08

CL,ma che bel riassunto che hai fatto sull'utilizzo delle bike da DH!!!ahahah sono contento che condividi con me molte cose e mi fa piacere : Chessygrin : : Lol : : Smile : visto che quest'anno abbiamo fatto alcune uscite insieme nei vari bike park e ci siamo divertiti parecchio con i vari "personaggi"che via via si sono alternati.Soprattutto è meglio andare a vederli un pò tutti per rendersi conto di cosa uno vuol fare se pedalare!!! : martel : : Andry : : martel : oppure divertirsi con delle discese a cannone con l'adrenalina a mille con magari qualcuno "di quelli VERI"dietro che ti spinge e urla:laghela in dà sò oppure :tachess i dre!!! comunque sia "bei momencc" : Chessygrin : : Thumbup :P.S:quando volete andare nei bike park,come prima cosa presentatevi con una bike "giusta"non con dei cancelli chi sè lagandà!!!ahahah : ciaociao :
C'è L'attacco!
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Re: La vera storia della DH

Messaggioda Dariuz » 26 settembre 2012, 9:50

Tizzy, te ghet resù...."che bei momenccccccсcc"

saluti dal culump! hahahah
Non importa quante volte cadi, quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi..
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