Pista ciclabile Valle Brembana.
Inviato: 20 gennaio 2010, 23:29
Pista ciclabile Valle Brembana. Zogno -> Piazza Brembana
Percorso: Zogno (m. 320) - San Pellegrino (m. 354) - San Giovanni Bianco (m. 401) - Camerata Cornello (m. 420) - Lenna (m. 486) - Piazza Brembana (m. 536)
Cartografia: Kompass 1:50.000 n°105 Lecco – Valle Brembana
Lunghezza: Km 21 ca.
Dislivello: 240 m.
Durata: 2,00 h
Difficoltà: TC (turistico)
Periodo: Gennaio - Dicembre
Terreno: Asfalto (pochi tratti di sterrato)
Ciclabilità: 100 %
Note: MOLTA ATTENZIONE a incroci e tratti condivisi con la viabilità ordinaria soprattutto se percorrete la ciclabile con bambini.
Sarebbe profondamente ingiusto descrivere il tracciato della pista ciclabile
senza rendere merito alla Ferrovia della Valle Brembana!
Se oggi possiamo pedalare in tutta libertà al riparo dal caotico traffico della statale, è giusto perché all’inizio degli anni 900, qualcuno aveva pensato di favorire il trasporto di merci e persone attraverso una ferrovia. Il primo tratto di 30 km. da Bergamo a San Pellegrino fu inaugurato nel 1906, il successivo di 11 km. fino a Piazza Brembana, fu aperto nel 1926. Il 17 marzo 1966 la ferrovia cessò le sue corse, sicuramente per favorire la neonata società di autoservizi SAB, con grandi prospettive per la stessa ma poca lungimiranza degli amministratori che non valutarono il danno che si sarebbe in futuro arrecato alla valle.
La pista ciclabile della Valle Brembana ha uno sviluppo di circa 21 Km. con un dislivello di poco superiore ai 200 m. ; parte dal piazzale del mercato di Zogno (m. 334) che si raggiunge in auto svoltando a dx. al primo semaforo che si incontra entrando in paese, e termina a Piazza Brembana. Dal piazzale del mercato si snoda risalendo la Valle sulla destra orografica (destra e sinistra rispetto al senso in cui scorre il Brembo), e lasciando al di sopra, l’intenso traffico della Statale.
Al termine del primo tratto, nei pressi della piccola stazioncina ferroviaria, si giunge nell’abitato di Ambria su strada condivisa col traffico; piegando a dx e passando il ponte, si attraversa perpendicolarmente la strada della Val Serina. Dopo circa 100 m. a sinistra, inizia di nuovo la ciclabile che in questo tratto è sinistra orografica. In questa località ci si allontana leggermente dall’abitato e dalle strade, ed il tracciato risulta sicuramente più godibile; in breve si giunge nei pressi degli stabilimenti della San Pellegrino che sorgono sulla sponda opposta. Qui è presente la fontanella della sorgente Limpia, la stessa acqua che viene imbottigliata dallo stabilimento e che, in caso di necessità, risulta un ottimo punto dove fare approvvigionamento di acqua nelle borracce. Ripartendo dalla sorgente si risale per un breve strappo che porta sulla strada, si prosegue verso nord per circa 500 metri prima di abbandonare la strada principale che continua a sx ed attraversa il Brembo, mentre continuando diritti si riprendere la pista ciclabile.
Un breve tratto porta in vista della prima ex-stazione ferroviaria di San Pellegrino, per poi immettere in un grande piazzale da attraversare in direzione nord, si oltrepassa il Grand Hotel, passandogli alle spalle, e si giunge in breve alla seconda stazione, nei pressi di un attraversamento stradale. Senza nulla togliere a quanto fino ad ora percorso, si può asserire che quello che ci aspetta è il tratto più bello della ciclabile con un infinità di gallerie illuminate e ponti di varia fattura, e scorci sulla Valle Brembana da mille prospettive diverse.
Lasciato alle spalle San Pellegrino, si giunge in breve alla prima galleria, ed è piacevole la sensazione di vederla illuminarsi al nostro passaggio, che attiva i sensori posti all'entrata. Attenzione, i sensori sono programmati su un determinato tempo di accensione per risparmiare energia ed il tempo stimato permette agevolmente di percorrere le gallerie, ma attardarsi all'interno potrebbe significare rimanere al buio. Tutte le gallerie incontrate, se regolarmente funzionanti, sono dotate di illuminazione con sensori di accensione. Da questo punto sulla ciclabile perfettamente asfaltata compare anche una opportuna segnaletica orizzontale, che delimita lati e corsie di marcia. Nei pressi della prima galleria gli appassionati di arrampicata, hanno ricavato una bellissima palestra di roccia, che vede spesso le gesta di Simone Moro, Camos e varie Guide della Valle Brembana.
La ciclabile giunge poi, nei pressi del ponte posto sulla strada che sale verso Dossena, ponendo attenzione all’attraversamento si risale un breve strappo. In un alternanza di gallerie e tratti nel bosco si giunge a un bivio della ciclabile: a dx si raggiunge l'Ospedale di San Giovanni Bianco, a sx si prosegue sul ramo principale che porta alla nuova passerella sul Brembo, spostandosi quindi in destra orografica. Da qui bellissima vista sul Monte Cancervo e Monte Venturosa, montagne che sovrastano San Giovanni Bianco.
In breve la ciclabile giunge ad un grande piazzale, abitualmente utilizzato per il mercato di San Giovanni Bianco; si attraversa il piazzale verso nord e si percorre un breve tratto di strada che giunge nei pressi di un semaforo che regola l'accesso alternato ad una galleria. All'uscita dalla galleria, la ciclabile si trova a sx e la si imbocca con un po' di attenzione, senza attraversare la statale. In questo tratto e fino a Piazza Brembana, è di grande effetto l'illuminazione radente delle gallerie, in pratica le lampade sono montate a filo pavimento sulle banchine laterali della ciclabile ed illuminano la volta in modo avvolgente e molto coreografico.
Oltrepassato San Giovanni Bianco nello stretto intervallo tra due gallerie è possibile vedere al di sopra, le abitazioni del borgo storico di Cornello dei Tasso, per poi giungere nei pressi di Camerata Cornello. A questo punto si percorre un mezzo kilometro circa sul tracciato della ex-statale, sino a giungere a una rampa di accesso alla ciclabile a sx; ci si trova in breve a transitare al di sopra delle gallerie della statale, nei pressi di un bellissimo meleto, e si vede il traffico scorrere al di sotto.
Sulla destra si nota il profondo intaglio della selvaggia val Parina, pedalando poi si giunge sul lungo rettilineo che porta in località Scalvino, qui la ciclabile corre a lato della strada, e ne è divisa fisicamente da barriere metalliche. Giunti a Scalvino nei pressi del parcheggio dell'agriturismo Ferdy, si attraversa il Brembo su una passerella di ferro portandosi sulla sinistra orografica, ed al termine della passerella si piega decisamente a sinistra, costeggiando i campi di allenamento dei cavalli dell'agriturismo. Per chi apprezza la buona cucina, l'agriturismo potrebbe rivelarsi un'interessante sosta eno-gastronomica oltre che una interessante aula didattica per i più piccoli.
Superato l'agriturismo, si giunge in breve al Ponte delle Capre che, essendo ripido sia in salita che in discesa, richiede un minimo di attenzione per essere superato. Da qui attraversamento della strada (attenzione ai piccoli) e risalita sul lato opposto, proseguendo per un lungo tratto che ci porta alla stazione di Lenna; si passa a fianco all'abitato e si giunge nei pressi del Santuario della Madonna delle Coltura che sorge alla nostra dx, la pista ciclabile compie un ampia curva, leggermente in salita, sopraelevata sui prati sottostanti, sino a giungere all'ultima galleria che accompagna sino ai pressi del piazzale, dove aveva termine il tracciato della ferrovia.
Chi percorre per la prima volta questo tracciato avrà modo di apprezzare e stupirsi a volte, per i tanti angoli sconosciuti e prospettive nuove che si possano godere su questo percorso, naturalmente con po' di nostalgia e rammarico, per i tempi passati e per "ol trenì" che non c’è più!
Percorso: Zogno (m. 320) - San Pellegrino (m. 354) - San Giovanni Bianco (m. 401) - Camerata Cornello (m. 420) - Lenna (m. 486) - Piazza Brembana (m. 536)
Cartografia: Kompass 1:50.000 n°105 Lecco – Valle Brembana
Lunghezza: Km 21 ca.
Dislivello: 240 m.
Durata: 2,00 h
Difficoltà: TC (turistico)
Periodo: Gennaio - Dicembre
Terreno: Asfalto (pochi tratti di sterrato)
Ciclabilità: 100 %
Note: MOLTA ATTENZIONE a incroci e tratti condivisi con la viabilità ordinaria soprattutto se percorrete la ciclabile con bambini.
Sarebbe profondamente ingiusto descrivere il tracciato della pista ciclabile
senza rendere merito alla Ferrovia della Valle Brembana!
Se oggi possiamo pedalare in tutta libertà al riparo dal caotico traffico della statale, è giusto perché all’inizio degli anni 900, qualcuno aveva pensato di favorire il trasporto di merci e persone attraverso una ferrovia. Il primo tratto di 30 km. da Bergamo a San Pellegrino fu inaugurato nel 1906, il successivo di 11 km. fino a Piazza Brembana, fu aperto nel 1926. Il 17 marzo 1966 la ferrovia cessò le sue corse, sicuramente per favorire la neonata società di autoservizi SAB, con grandi prospettive per la stessa ma poca lungimiranza degli amministratori che non valutarono il danno che si sarebbe in futuro arrecato alla valle.
La pista ciclabile della Valle Brembana ha uno sviluppo di circa 21 Km. con un dislivello di poco superiore ai 200 m. ; parte dal piazzale del mercato di Zogno (m. 334) che si raggiunge in auto svoltando a dx. al primo semaforo che si incontra entrando in paese, e termina a Piazza Brembana. Dal piazzale del mercato si snoda risalendo la Valle sulla destra orografica (destra e sinistra rispetto al senso in cui scorre il Brembo), e lasciando al di sopra, l’intenso traffico della Statale.
Al termine del primo tratto, nei pressi della piccola stazioncina ferroviaria, si giunge nell’abitato di Ambria su strada condivisa col traffico; piegando a dx e passando il ponte, si attraversa perpendicolarmente la strada della Val Serina. Dopo circa 100 m. a sinistra, inizia di nuovo la ciclabile che in questo tratto è sinistra orografica. In questa località ci si allontana leggermente dall’abitato e dalle strade, ed il tracciato risulta sicuramente più godibile; in breve si giunge nei pressi degli stabilimenti della San Pellegrino che sorgono sulla sponda opposta. Qui è presente la fontanella della sorgente Limpia, la stessa acqua che viene imbottigliata dallo stabilimento e che, in caso di necessità, risulta un ottimo punto dove fare approvvigionamento di acqua nelle borracce. Ripartendo dalla sorgente si risale per un breve strappo che porta sulla strada, si prosegue verso nord per circa 500 metri prima di abbandonare la strada principale che continua a sx ed attraversa il Brembo, mentre continuando diritti si riprendere la pista ciclabile.
Un breve tratto porta in vista della prima ex-stazione ferroviaria di San Pellegrino, per poi immettere in un grande piazzale da attraversare in direzione nord, si oltrepassa il Grand Hotel, passandogli alle spalle, e si giunge in breve alla seconda stazione, nei pressi di un attraversamento stradale. Senza nulla togliere a quanto fino ad ora percorso, si può asserire che quello che ci aspetta è il tratto più bello della ciclabile con un infinità di gallerie illuminate e ponti di varia fattura, e scorci sulla Valle Brembana da mille prospettive diverse.
Lasciato alle spalle San Pellegrino, si giunge in breve alla prima galleria, ed è piacevole la sensazione di vederla illuminarsi al nostro passaggio, che attiva i sensori posti all'entrata. Attenzione, i sensori sono programmati su un determinato tempo di accensione per risparmiare energia ed il tempo stimato permette agevolmente di percorrere le gallerie, ma attardarsi all'interno potrebbe significare rimanere al buio. Tutte le gallerie incontrate, se regolarmente funzionanti, sono dotate di illuminazione con sensori di accensione. Da questo punto sulla ciclabile perfettamente asfaltata compare anche una opportuna segnaletica orizzontale, che delimita lati e corsie di marcia. Nei pressi della prima galleria gli appassionati di arrampicata, hanno ricavato una bellissima palestra di roccia, che vede spesso le gesta di Simone Moro, Camos e varie Guide della Valle Brembana.
La ciclabile giunge poi, nei pressi del ponte posto sulla strada che sale verso Dossena, ponendo attenzione all’attraversamento si risale un breve strappo. In un alternanza di gallerie e tratti nel bosco si giunge a un bivio della ciclabile: a dx si raggiunge l'Ospedale di San Giovanni Bianco, a sx si prosegue sul ramo principale che porta alla nuova passerella sul Brembo, spostandosi quindi in destra orografica. Da qui bellissima vista sul Monte Cancervo e Monte Venturosa, montagne che sovrastano San Giovanni Bianco.
In breve la ciclabile giunge ad un grande piazzale, abitualmente utilizzato per il mercato di San Giovanni Bianco; si attraversa il piazzale verso nord e si percorre un breve tratto di strada che giunge nei pressi di un semaforo che regola l'accesso alternato ad una galleria. All'uscita dalla galleria, la ciclabile si trova a sx e la si imbocca con un po' di attenzione, senza attraversare la statale. In questo tratto e fino a Piazza Brembana, è di grande effetto l'illuminazione radente delle gallerie, in pratica le lampade sono montate a filo pavimento sulle banchine laterali della ciclabile ed illuminano la volta in modo avvolgente e molto coreografico.
Oltrepassato San Giovanni Bianco nello stretto intervallo tra due gallerie è possibile vedere al di sopra, le abitazioni del borgo storico di Cornello dei Tasso, per poi giungere nei pressi di Camerata Cornello. A questo punto si percorre un mezzo kilometro circa sul tracciato della ex-statale, sino a giungere a una rampa di accesso alla ciclabile a sx; ci si trova in breve a transitare al di sopra delle gallerie della statale, nei pressi di un bellissimo meleto, e si vede il traffico scorrere al di sotto.
Sulla destra si nota il profondo intaglio della selvaggia val Parina, pedalando poi si giunge sul lungo rettilineo che porta in località Scalvino, qui la ciclabile corre a lato della strada, e ne è divisa fisicamente da barriere metalliche. Giunti a Scalvino nei pressi del parcheggio dell'agriturismo Ferdy, si attraversa il Brembo su una passerella di ferro portandosi sulla sinistra orografica, ed al termine della passerella si piega decisamente a sinistra, costeggiando i campi di allenamento dei cavalli dell'agriturismo. Per chi apprezza la buona cucina, l'agriturismo potrebbe rivelarsi un'interessante sosta eno-gastronomica oltre che una interessante aula didattica per i più piccoli.
Superato l'agriturismo, si giunge in breve al Ponte delle Capre che, essendo ripido sia in salita che in discesa, richiede un minimo di attenzione per essere superato. Da qui attraversamento della strada (attenzione ai piccoli) e risalita sul lato opposto, proseguendo per un lungo tratto che ci porta alla stazione di Lenna; si passa a fianco all'abitato e si giunge nei pressi del Santuario della Madonna delle Coltura che sorge alla nostra dx, la pista ciclabile compie un ampia curva, leggermente in salita, sopraelevata sui prati sottostanti, sino a giungere all'ultima galleria che accompagna sino ai pressi del piazzale, dove aveva termine il tracciato della ferrovia.
Chi percorre per la prima volta questo tracciato avrà modo di apprezzare e stupirsi a volte, per i tanti angoli sconosciuti e prospettive nuove che si possano godere su questo percorso, naturalmente con po' di nostalgia e rammarico, per i tempi passati e per "ol trenì" che non c’è più!